Afta buccale e fitoterapia

Afta buccale e fitoterapia

Nella cura dell’ afta buccale i rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. L’ afta è una lesione dolorosa all’interno della cavità orale causata da una rottura della mucosa, che assume il termine di stomatite aftosa quando la ferita è multipla o cronica. L’  afta buccale spesso inizia con una sensazione di bruciore o pizzicore in bocca e dopo qualche giorno, generalmente si sviluppa un’area rossa o una bolla, che precede un’ulcera. Essa appare come una lesione della mucosa di forma ovale e colore bianco-giallastro, circondata da un anello rosso e infiammato e causa un dolore molto forte. La parte chiara all’interno dell’ afta è un deposito di fibrina, necessaria per la coagulazione del sangue. Un rigonfiamento dei linfonodi sotto la mandibola accompagna la malattia.

Talvolta l’ afta buccale puoò essere confusa, secondo la localizzazione, con una malattia infiammatoria stagionale della gola.  Leggi tutto.

Amenorrea e fitoterapia

Amenorrea e fitoterapia

Nella cura dell’ amenorrea i rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. L’ amenorrea è quella condizione caratterizzata dall’assenza non fisiologica delle mestruazioni. Si distingue un’amenorrea primaria, qualora la donna non abbia mai avuto mestruazioni, da un’ amenorrea secondaria, in caso d’interruzione delle mestruazioni in una donna con cicli regolari. L’induzione psichica dell’ amenorrea è molto frequente. Essa diventa oggetto principale dell’indagine medica, conclusa la diagnostica delle cause somatiche dell’ amenorrea. La presenza di una lesione organica, infatti, non esclude, ma include l’opportunità di una valutazione anche psichica del paziente.  Leggi tutto.

Tiroidite e fitoterapia

Tiroidite e fitoterapia

Nella cura della tiroidite rimedi di fitoterapia sono un valido ausilio terapeutico, soprattutto per i limitati effetti collaterali. La  tiroidite di Hashimoto è una malattia cronica autoimmune.  Si tratta della forma più comune di tiroidite e la sua prevalenza è nettamente superiore nel sesso femminile e nell’età avanzata. La positività degli autoanticorpi circolanti, anti-tireoperossidasi (anti-TPO) e anti-tireoglobulina (anti-TG), è necessaria alla diagnosi alla diagnosi di tiroidite. Considerando le tiroiditi autoimmuni nel loro insieme, si osservano sintomi assai variabili, dall’assoluta asintomaticità, all’ipertiroidismo prima e all’ipotiroidismo successivamente. L’evoluzione in senso ipofunzionale della tiroidite  è imprevedibile nel singolo soggetto, poiché può manifestarsi in qualsiasi fase della malattia. Talora rappresenta persino la manifestazione di esordio, ma più frequentemente compare in pazienti con tiroidite e positività anticorpale nota da anni. In molti casi, la comparsa di segni e sintomi conclamati d’ipofunzione segue una fase d’ipotiroidismo subclinico, che è definito dall’elevazione isolata dell’ormone tireostimolante TSH.  Leggi tutto.